Buone prestazioni riproduttive e alta produzione possono coesistere, purché tutto nell’allevamento sia ben gestito.
L’efficienza riproduttiva è un elemento chiave per la performance della vacca; dipende da diversi fattori quali gestione, fisiologia, alimentazione, genetica, aspetti sanitari1. A livello di azienda può essere misurata e descritta da indici di fertilità che restituiscono il reale livello di efficienza dell’azienda.
Un indice interessante riguarda l’intervallo parto-concepimento, che rappresenta il periodo tra il parto e la prima inseminazione di successo. Poiché la gravidanza è in media di 280 giorni e generalmente l’intervallo inter-parto è di 365 giorni, l’intervallo parto-concepimento dovrebbe corrispondere a circa 85 giorni.
Quando il numero di giorni dal parto al concepimento è maggiore, generalmente si ha una redditività ridotta, in parte causata dall’aumento dei tassi di riforma e dalla diminuzione della produzione di latte. Di conseguenza, aumentano i costi ed il numero di vacche per la rimonta, parallelamente ad una riduzione globale dell’efficienza.
Pinedo e De Vries (2010)2 hanno studiato l’effetto dell’intervallo parto-concepimento nella precedente lattazione sul rischio di morte e sull’eliminazione degli animali durante il parto. Hanno concluso che l’aumento dell’intervallo parto-concepimento da 90 a più di 300 giorni nella lattazione precedente ha raddoppiato questi rischi.
Poiché le prestazioni riproduttive influiscono direttamente sulla produzione di latte, il miglioramento dell’efficienza attraverso la gestione aiuterà ad aumentare la redditività e a migliorare la sostenibilità generale. Lavorare PER ottimizzare l’intervallo parto-concepimento rappresenta un vantaggio sia dal punto di vista riproduttivo che produttivo.
Ecco alcuni punti chiave che possono consentire un miglioramento di questo indice.
La gestione della riproduzione merita attenzione. Il monitoraggio e la registrazione dei dati permetterebbero di descrivere la situazione a livello di mandria ed individuale. Questo primo passaggio è fondamentale per definire gli obiettivi chiave da raggiungere, come la riduzione dell’intervallo parto concepimento.
Dovremo agire per avere buone condizioni ambientali, benessere animale elevato, alimentazione su misura e migliori condizioni gerarchiche per le vacche in transizione per migliorare l’intervallo parto-concepimento. Può essere utile definire un periodo di attesa volontario appropriato, applicandolo metodicamente, prima di iniziare a fecondare. Inoltre, la buona riuscita della fecondazione dovrebbe avvenire al più tardi entro il secondo intervento. In questo contesto, le tecniche di rilevamento del calore dovrebbero essere migliorate, poiché spesso uno scarso rilevamento del calore è il motivo di intervalli parto-concepimento non soddisfacenti. Un valido approccio è l’applicazione dei piani di sincronizzazione.
Altri punti chiave da ricordare riguardano il funzionamento efficiente del rumine e l’alimentazione della vacca con una razione alimentare di alta qualità, una routine ginecologica efficace e costante, il monitoraggio della salute della mandria, i controlli sull’efficienza riproduttiva.
Una volta messa in atto questa complessa ma molto efficace macchina gestionale, dobbiamo poter contare su soluzioni che ci supportino in caso di problematiche dell’utero minori, come nel post-partum tardivo o nelle repeat breeders. Per supportare il miglioramento dell’intervallo parto-concepimento, OZOLEA ha creato OZOLEA-METR.
OZOLEA-METR, un dispositivo veterinario non farmaceutico e senza tempi di sospensione per uso endo-uterino.
OZOLEA-METR è composto da un unico ingrediente: un olio vegetale puro alimentare, bioingegnerizzato con l’esclusiva tecnologia OZOLEA, che modifica alcune catene degli acidi grassi dell’olio, consentendo così al prodotto, una volta a contatto con la parete interna dell’utero, di migliorare la gestione post-partum tardiva e le prestazioni del tessuto uterino dopo l’inseminazione, aumentando così le prestazioni riproduttive nella mandria e aiutando l’allevatore a contenere l’intervallo parto-concepimento.
OZOLEA-METR supporta la funzionalità dei tessuti creando una barriera filmante a contatto con la parete interna dell’utero. Questa barriera fisica può attenuare temporaneamente le cause di proliferazione batterica e di insorgenza della metrite.
OZOLEA-METR può essere utilizzato in due diverse situazioni:
- nel post-partum tardivo, ovvero circa 30 giorni dopo il parto, quando l’involuzione uterina è quasi completa, non sono presenti chiari sintomi di metrite, tuttavia si possono rilevare perdite vaginali anomale non gravi;
- 24 ore dopo l’inseminazione in repeat breeders, quando l’embrione si sta formando nelle tube ma prima che scenda verso l’utero per l’impianto.
Riferimenti
1 Performance riproduttiva, uno dei tanti fattori della longevità.
https://www.ozolea.it/it/performance-riproduttiva-uno-dei-tanti-fattori-della-longevita/
2 P.J. Pinedo, A. De Vries, 2010. Effect of days to conception in the previous lactation on the risk of death and live culling around calving. Journal of Dairy Science, 2010. Volume 93, Issue 3, P968-977. DOI: https://doi.org/10.3168/jds.2009-2408
3 Un pre-parto confortevole per vacche fresche meno stressate.
https://www.ozolea.it/it/un-pre-parto-confortevole-per-vacche-fresche-meno-stressate/
De Rensis, P. Marconi, 1999. Gli indici di fertilità per la valutazione dell’efficienza riproduttiva della bovina da latte. Large Animals Review, Anno 5, n. 2, Giugno 1999.
https://www.vetjournal.it/images/archive/pdf_riviste/1945.pdf
Campiotti, 2007. Gestione, primo limite all’efficienza riproduttiva. 4/2007, Supplemento a L’Informatore Agrario.
https://www.aral.lom.it/wp-content/uploads/2020/04/p15_18_supp_0407.pdf