Un’efficace gestione della riproduzione nelle vacche da latte significa gestire correttamente l’intero allevamento; il suo miglioramento dovrebbe rappresentare l’obiettivo finale di ogni allevatore. Come conseguenza del miglioramento, la produzione di latte ed i costi verranno ottimizzati, ci sarà un miglioramento dell’intervallo parto-concepimento per le vacche e dell’età al concepimento per le manze.
Molti aspetti devono essere considerati per il miglioramento della performance riproduttiva delle bovine da latte: ecco quindi un breve focus sui passaggi chiave.
Genetica
Fino all’inizio degli anni 2000 l’obiettivo principale dei programmi di selezione era tradizionalmente la produzione di latte a scapito di altri tratti significativi, come salute e fertilità. Negli ultimi 15 anni le cose sono cambiate e ora questi tratti sono considerati nei programmi di selezione. Grazie a ciò, è stato possibile fare passi avanti, come aumentare la longevità e ridurre l’intervallo interparto.
Nuovi strumenti e applicazioni hanno inoltre consentito di introdurre in stalla fenotipi migliorati, consentendo così agli allevatori di sfruttare meglio le caratteristiche di salute e fertilità.
La gestione della nutrizione fa la differenza
Esiste una relazione negativa tra produzione di latte e fertilità; tuttavia, questa relazione non è correlata all’elevata produzione di latte. Infatti, essa dipende dal bilancio energetico negativo, ovvero quando la sostanza secca ingerita non è sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico, nelle prime fasi di lattazione. La produzione di latte nel primo periodo di lattazione comporta un consumo energetico intenso, ma serve energia anche per il mantenimento. In caso di insufficiente apporto energetico, il rischio è di andare incontro a chetosi, un disturbo metabolico che può portare a una diminuzione della produzione di latte e dell’efficienza riproduttiva.
Nella fase di transizione, le strategie principali mirano a migliorare la salute riducendo al minimo i fattori di stress1, supportando la funzione immunitaria e l’assunzione di sostanza secca. Inoltre, la somministrazione di diete appositamente studiate è finalizzata al miglioramento della fertilità, contrastando i meccanismi legati al bilancio energetico negativo o sostenendo quei metabolismi chiave per le funzioni riproduttive.
Gestione sanitaria
L’azione chiave è il controllo delle malattie infettive. Insieme alla gestione della fertilità, i veterinari dovrebbero monitorare regolarmente lo stato di salute degli animali per identificare la presenza di quei patogeni noti per compromettere l’efficienza riproduttiva. La riduzione dei tassi di concepimento, le perdite fetali e gli aborti possono essere alcune delle conseguenze di specifiche infezioni uterine.
Rilevamento dei calori, diagnosi di gravidanza, sincronizzazione dell’estro e inseminazione artificiale
Il rilevamento dell’estro rappresenta uno dei punti critici. Se da un lato identificare visivamente il calore richiede un approccio metodico e intensivo, la tecnologia ha consentito agli allevatori di affidarsi a nuovi strumenti pratici (come pedometri o attivometri) o strategie (dosaggio ormonale online – progesterone) per una più efficace e precisa identificazione.
Inoltre, i programmi di sincronizzazione dell’estro possono aiutare a migliorare l’efficienza riproduttiva, ma fanno comunque affidamento sull’identificazione dell’estro per il miglioramento desiderato dei tassi di gravidanza.
Un elemento chiave è la conservazione del seme e la sua applicazione per l’inseminazione artificiale (AI). Durante il processo di produzione, il seme subisce molti stress, mentre la sua diluizione consente di ottenere più dosi con un minor numero di spermatozoi rispetto a quanto succede in monta naturale. Per questi motivi, sarà importante conservare correttamente il seme negli allevamenti e gestirlo con cura per un’IA di successo. Ciò è particolarmente rilevante per il seme sessato, che subisce un processo di produzione ancora più intenso.
Per la diagnosi di gravidanza, possono essere applicati metodi diretti o indiretti. I metodi diretti includono il ritorno all’estro, la palpazione rettale del tratto riproduttivo e l’osservazione attraverso l’ecografia. I metodi indiretti si basano sulla misurazione qualitativa o quantitativa di ormoni o altri composti specifici nei fluidi corporei materni.
Tutti questi approcci sono considerati parte della zootecnia di precisione.
Migliorare l’efficienza riproduttiva con la gestione di problematiche uterine minori
Nelle ultime settimane abbiamo discusso cosa significano le perdite vaginali nelle vacche da latte2. La capacità di riconoscere cosa c’è dietro le perdite vaginali permette all’allevatore di intervenire con tempestività e consapevolezza in caso di patologie o manifestazioni fisiologiche, come quelle che si verificano nel tardo post-partum. Inoltre, le repeat breeders3 sono un ostacolo all’efficienza riproduttiva.
In questi casi, l’allevatore può utilizzare la soluzione di OZOLEA senza tempi di sospensione per uso endo-uterino, OZOLEA-METR. In particolare:
– nel post-partum tardivo, ovvero circa 30 giorni dopo il parto, quando l’involuzione uterina è completa, non sono presenti chiari sintomi di metrite ma possono essere visibili perdite vaginali anomale non gravi;
– 24 ore dopo la fecondazione, quando l’embrione si sta formando nelle tube prima della sua discesa nell’utero per l’impianto.
Riferimenti
1 Un pre-parto confortevole per vacche fresche meno stressate.
https://www.ozolea.it/it/un-pre-parto-confortevole-per-vacche-fresche-meno-stressate/
2 Il significato delle perdite vaginali nella bovina da latte.
https://www.ozolea.it/it/il-significato-delle-perdite-vaginali-nella-bovina-da-latte/
3 Agire sulle repeat breeders per aumentare la produttività della mandria.
https://www.ozolea.it/it/agire-sulle-repeat-breeders-per-aumentare-la-produttivita-della-mandria/
Crowe, M.A., Hostens, M. & Opsomer, G. Reproductive management in dairy cows – the future. Ir Vet J 71, 1 (2018). https://doi.org/10.1186/s13620-017-0112-y
Immagine in evidenza: Ph. Megumi Nachev. Immagine disponibile qui.